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A Walt Disney Silly Symphony!

venerdì 20 febbraio 2015

Ci addossiamo le vergogne altrui: è questa la sola, unica e vera emergenza



Può la stupidità di un popolo assurdo essere superiore all'inciviltà barbara di qualche migliaio di tifosi olandesi del Feyenoord che ieri hanno devastato Piazza di Spagna? Può il masochismo raggiungere un simile patologico livello?
Probabilmente sì, però non posso fare a meno di recepire che anche io, da buon italiano, cada nel medesimo tranello: criticare qualcosa dell'Italia anche quando gli incivili sono altrove.  Mi accontento, se non altro, di non farlo buttando totalmente addosso nulla al popolo italiano se non la sua scontercante, triste, vuota, squallida esterofilia masochista, ieri manifestata in pieno in occasione dei disastri olandesi. Qualcuno avrà letto quello che penso già sulla mia pagina facebook, alla quale rimando come spesso faccio tra questi miei due spazi di espressione. Un piccolo riepilogo sul blog penso sia comunque d'uopo.

L'analisi di un fenomeno come questo si concentra su due aspetti: le colpe della polizia e degli stranieri. Le seconde vengono completamente ignorate, i social network sono pieni di "Siamo un Paese di merda" (un classico) "Ma che vergogna", "Altrove queste cose non succederebbero mai". Ora, passi l'ultima considerazione, se vogliamo anche giusta, ma la follia delle altre è davvero inconcepibile: a prendersela con il paese, fatto di persone, anche quando le persone non c'entrano assolutamente nulla, nella fattispecie. 
Il top dell'illuminazione intellettuale lo raggiungono post come questo, che non ho potuto fare a meno di fotografare, in cui la sospensione del raziocinio raggiunge dei limiti forse mai toccati nel mondo civile:


Perdonate la goffaggine nel cancellare con delle freccette i nomi degli interessati, non sono molto abile con i programmi di ritocco (limite mio, ormai li sanno usare anche i bambini). 

Un paio di considerazioni: la prima, che questo post non mette in discussione perchè forse non ha la capacità ricettiva di comprenderla, è che senza poteri nell'ordine pubblico si fa molto poco, il problema è all'origine. In Paesi come la Francia la polizia ha carta bianca, qui ancora si parla di fascismo. La domanda sorge spontanea: dove vogliamo andare quindi?

La seconda è che i signorini del post, con tutta probabilità, sono proprio quelli che urlano al fascismo e alla violenza al primo squillo di tromba, mi pare giusto che parli di multa. La seconda domanda sorge spontanea, quindi: ma è in grado di vedere il video, ha un minimo contatto con la realtà? Ma se lo immagina il poliziotto italiano che si avvicina al teppista olandese mentre butta il petardo, magari armato di bastone e chissà cos'altro? Intimandogli (con fare sicuramente legale e incontrastabile, insomma, coperto da una specie di scudo aulico) : "Signor teppista, lei sta violando la legge, mi trovo costretto a fare una contravvenzione. Ora continui pure, ma sia pur certo che ci saranno nuove multe"?

La follia dei lamentosi è direttamente proporzionale alla loro totale incapacità di schierarsi dalla parte delle forze dell'ordine ogni qualvolta capiti un incidente (umano e tecnicamente inevitabile in senso assoluto, non viviamo nella perfezione): preferiscono appoggiare gli scemi che vogliono togliere potere a chi garantisce, anche nella peggiore delle ipotesi, il rispetto dell'ordine (una cosa che criminali e teppisti, nella migliore delle ipotesi, non garantiscono mai) anzichè concentrarsi sulle pene successive agli errori (molto più sensato, ma impossibile da concepire per i paladini della libertà e dell'illegalità, ci mancherebbe altro). Chi dottrinalmente e, purtroppo, da un punto di vista culturalmente superiore a quello di signori modesti come quelli dell'immagine, è ideologicamente contrario ad utilizzare le forze dell'ordine, nel frattempo assume l'atteggiamento più furbo: sta zitto. Ci sarà occasione di parlare, quando un poliziotto, su centomila se va male, avrà picchiato un manifestante innocente, e rincarerà la dose dando addosso ai poteri ai poliziotti, tornando nell'equivoco di cui sopra: troppo difficile concentrarsi sulle pene postume, è più intelligente, saggio e civile impedire all'agente di lavorare (e magari anche di difendersi). 

A condire il tutto le solite considerazioni antitaliane di una bella fetta di popolazione che, sinceramente, mi augurerei con tutto me stesso di vedere partita domani mattina, visto che amano così tanto i movimenti migratori di massa e del Paese non gliene frega una ceppa se non in senso di omologazione internazionale e mai di identità. 
Da noi sono accadute due tragedie negli ultimi 20 anni: Vincenzo Spagnolo, tifoso del Genoa morto nel 1995 prima di una partita casalinga con il Milan, e Ciro Esposito, supporter del Napoli colpito a fuoco prima della scorsa finale di coppa Italia. Il fatto che queste tragedie vadano contrastate con tutta la decisione possibile c'entra però poco con l'invocazione agli inferi dell'italiano medio ogni qualvolta succedono disordini che, da noi, sono spesso incommensurabilmente inferiori a quelli che vengono dall'estero. I croati che fanno casino nelle partite degli europei sono stati bollati da molti come insignificanti, visto che "noi non possiamo parlare", un serbo che terrorizza un intero stadio prima di un'Italia-Serbia a Genova qualche anno fa non vale mai allo stesso modo. Se fosse autocritica non avrei nulla da dire. Ma è solo stupidità, pure inutile al fine di risolvere i problemi.
In ogni caso una devastazione del genere da parte deglii incivilissimi tifosi italiani non si vede nemmeno quella volta all'anno durante i derby. Ci sono organizzazioni superiori alla nostra, indubbio, ma, per piacere, non parliamo di civiltà.
Renzi ha straragione quando dice che altrove cose del genere gli italiani non le fanno. E' oggettivo, non si ricorda a memoria d'uomo. Non vedo l'ora di vedere quanti al prossimo morto ammazzato in Italia (da evitare anche con le bombe a mano verso i deliquenti, che sia chiaro, anche se è ovvio) si lamenteranno del nostro presunto "essere la feccia del mondo" dimenticando scene clamorose come quelle di ieri. Da noi sono accadute due tragedie, e sicuramente la pace negli stadi non è così cristallina. Ma nonostante i 2 morti in 20 anni, altrove storicamente si parla di decine, anzi trentine, e spesso di nostra nazionalità come da juventino devo SEMPRE ricordare. E in una notte sola. Il primato delle stragi è dovuto a qualcun'altro, non certo a noi. 

Andando sul "leggero", c'è gente che ogni volta, alla prima volta che viene qua devasta. Se la mettiamo sul nostro presunto terzomondismo a questo punto facciamo le pulci a tutti, vediamo se i favolosi ucraini e polacchi meritavano così tanto di fregarci l'europeo senza avere i requisiti per farlo, vediamo se non siamo all'altezza di ospitare una cazzo di Olimpiade quando al mondo ci sono paesi con il quadruplo dei problemi del nostro a cui è stato permesso di ospitare un mondiale tanto per cambiare senza requisiti. 
E vediamo pure se ci dobbiamo fare 30 miliardi di masturbazioni mentali abolendo qualsiasi tipo di mira, ogni maledetto obiettivo perchè, guarda un po', abbiamo dei problemi e delle emergenze. C'è gente in Qatar che ne ha il decuplo, non si lamenta e accetta le sfide. Basta!
 I problemi ce li hanno tutti (noi di sicuro non più degli altri: no, nemmeno di molti paesi sviluppati), direi che è il caso di smetterla di autocrocifiggerci. Proprio numeri alla mano, nell'ambito di uno scontro irresistibile tra realtà e percezione. La stessa sulla base della quale, è bene ricordarlo, si stilano le classifiche dei Paesi corrotti.





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