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giovedì 21 maggio 2015

Follia napoletana 2.0

Tornelli e ingresso della stazione Metro di Piazza Municipio, Napoli

Sembra venire su veramente bella la nuova stazione di Piazza Municipio a Napoli che sarà inaugurata il 23 maggio con la presenza del premier Matteo Renzi. Non mancano sul web i soliti commenti di provetti artisti e designer, tutti napoletani, indignati, inorriditi, schifati, per tutto e per il nulla.  

Gente (al di là delle proprie lauree in architettura e design abilmente occultate fino a quando non ci sono queste occasioni) estremamente repressa, nell'opinione di chi scrive, a livelli talmente alti da mettersi a discutere una delle poche opere pubbliche fatte in una città che dovrebbe camminare visivamente almeno quanto non fa in tanti, troppi altri aspetti, come ha fatto in passato e come dovrebbe continuare a fare in futuro. La follia di questi signori si basa, probabilmente, sulla malsana idea che apprezzare le nuove stazioni metropolitane comporti una sorta di smentita di tutto ciò che non va nella città (ossia il 90% delle cose, non nascondiamoci), dal malfunzionamento del mezzo stesso, all'inciviltà della popolazione e a tutto il resto, incluse le critiche al sindacaccio De Magistris, tra l'altro non meritevole direttamente di praticamente nulla in questo caso poichè i progetti Metro a Napoli hanno radici (e di quello ci sarebbe da protestare, non delle scemenze) ben lontane. Estrapoliamo qualche illuminato commento dai social network, come facemmo già qualche mese addietro in occasione dei primi annunci sull'apertura della stazione e della diffusione dei primi artwork:

1-Noi siamo sinceri, e sinceramente ci sembra un'opera progettata male, e realizzata peggio, sia esteticamente, che funzionalmente, una distesa di "pietra ollare" senza verde, senza aiuole senza panchine, con pochi timidi alberelli piantati li giusto "per far vedere" insomma sinceramente non ci piace, non è fruibile, non è.
2-questi gli inetti progettisti che prendono incarichi per amicizie e parentele piuttosto che per merito.....individuate i nomi, pubblicateli e sputtanateli inesorabilmente..... soltanto cosi faremo un servizio utile alla comunità diversamente questi geni faranno carriera immeritata e andranno anche ad infilare nel curricula la fontana di p.zza municipio come vanto di intellighenzia architettonica, mentre in realtà credo dovrebbero fare i manovali nel prossimo cantiere.
3-La striscia di asfalto attorno all'area di piazzale squallor della fontana derelitta servirà molto probabilmente per il parcheggio selvaggio di motorini , moto e auto di quelli 'e copp 'o cummune. E' stato sempre uno dei tanti tratti vergognosi di questa città sciatta quello del parcheggio dei notabili di palazzo San Giacomo sotto il palazzo. 

E quando sono Stazioni dell'Arte fanno schifo (ci vuole coraggio per dirlo per fermate come Dante o soprattutto Toledo, precisando che nemmeno al sottoscritto piacciono tutte: ma non è certamente quello il punto), e quando lo stile è normalissimo come in questo caso manco va bene, insomma, come al solito, la Follia è servita.

Ho mischiato i primi commentini che mi sono trovato davanti, tra l'altro ben bilanciati tra teste completamente semi-vuote (il secondo commento che spaccia il suo gusto personale come parametro di giudizio estetico è fenomenale, dobbiamo veramente fare tutti gli esempi di architettura moderna su città di concezione antica?), provetti giardineri come quelli del primo commento che ignora l'esistenza degli alberi appena piantati nel nostro pianeta, a persone pure molto intelligenti di mia conoscenza, come quella del commento numero tre: cosa c'entra, santissimo Signore perdonami per la bestemmia, l'inciviltà dei napoletani con la bontà di un'opera pubblica?

Non mi pare che nessuno abbia fermato in alcuna altra città l'architettura per questi motivi, non mi pare che altre città del mondo non abbiano aggiornato il proprio aspetto nel corso dei secoli, Napoli inclusa. Ora basta. Si pensi a punire gli incivili e ai problemi Seri e non a prendersela per, insisto, Sciocchezze come queste. Perchè di tali si tratta.

Poi è totalmente inutile (intendo, completamente, scientificamente, totally) spiegare a queste persone che la Metro, dell'Arte o dello sciatto che sia, bella, brutta o guardabile, non è efficiente a livello europeo in base al proprio aspetto, al suo costo di costruzione o di altro. Niente, è come parlare al muro.

Il sottoscritto è, ovviamente, contro gli sprechi, e, mi spiace, non ritiene uno spreco un investimento sull'estetica, specie in una città come Napoli. Poco importa se poche altre città al mondo hanno seguito una strada simile, non sto a vedere sempre cosa fanno gli altri (vizio che contraddistingue le italiche genti, in particolar modo meridionali).
Tutto questo non c'entra nulla con il fatto che la gente sia incivile e che potrebbe rovinare molto presto la piazza, non c'entra nulla con il fatto che la metro non parta con frequenze (ad oggi) accettabili, non c'entra nulla che i costi saranno stati eccessivi così come i tempi, non c'entra nulla con il fatto che il centro storico partenopeo cada a pezzi da anni.
Se qualcuno ce la fa a capire questi appunti dalla semplicità imbarazzante è bene, altrimenti vuol dire che alla mia considerazione iniziale sulla mancanza di lucidità c'è da appore anche l'ennesima conferma che quando l'esasperazione ha radici culturali molto profonde come, purtroppo, avviene in questo Paese e soprattutto nelle sue aree più degradate, si raggiunge una nebbia mentale addirittura patologica.

Ha ragione chi dice che a Napoli non esiste speranza. I motivi sono ovvi, ma oltre alla disonestà e alla stupidità della gente ci sono delle novità: la depressione distruttiva ha contagiato anche gli intelligenti.
E ha espanso i suoi tentacoli pure dove non ha nessuna utilità critica, come in questo caso.

In tutta onestà: ripigliatevi!


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