Copertina

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A Walt Disney Silly Symphony!

Su di me

Sono nato a Napoli e sono giornalista professionista. Vengo alla luce il 18 maggio del 1981, troppo poco prima di una vittoria, quella dei campionati del mondo 1982, che da italiano fierissimo e sofferente quale sempre mi sono sentito, non avrebbe potuto che riempirmi il cuore di gioia. Mi sono "accontentato" 24 anni dopo con il titolo vinto in Germania. Inizio la mia attività giornalistica presso il quotidiano il Roma di Napoli, dove vengono pubblicati, dal 2002 al 2005, i miei articoli sul calcio locale.

Arriviamo al nocciolo: perchè Tra gioco, cultura, e realtà?

Semplicemente, si parla di contenuti.  Di pura sostanza, perchè un difetto che ho sempre avuto è quello di avere troppi interessi, il che non dà sempre modo di approfondirli come utopisticamente si sognerebbe. Su tutti spiccano la storia, cinema e teatro, i videogiochi, l'animazione e, seppur in termini differenti, la musica. 

Nintendo ha scritto la mia vita di videogiocatore, ma anche altre fasi (l'Amiga, la Sega, il Megadrive e il Dreamcast, poi Valve e le saghe di Half Life e Portal, eccetera) mi hanno definito come appassionato di questo hobby: che per un po' ha anche rappresentato un lavoro, seppur puramente saltuario.
Dal 2004 al 2008 ho scritto sul sito web www.multiplayer.it, per ironia della sorte lontano dal mio amore e dalla mia grande N (mi occupavo, infatti, della sezione Sony).

Negli anni la mia tendenza all'approfondimento storico si era già rafforzata parecchio, la lettura di studiosi come De Felice, Graziosi, Zaslavsky e Hobsbawm aveva definitivamente formato il mio destino culturale,  facendomi comprendere che l'odio per la per narrativa e le storie di fantasia scritte (altro limite che mi riconosco) veniva compensato dalla voglia di conoscenza sempre maggiore. De Felice ha creato la mia coscienza storica, a Graziosi e Zaslavsky devo la mia enorme passione per il più grande fenomeno politico della storia: il Comunismo.

Anche da tutte queste componenti, nel 2011, nacque la mia partecipazione al piccolo blog Critica Italiana. Un sito non popolare ma che ci tengo a ricordare per la sua importanza nella mia formazione professionale, in un percorso che, da allora, mi porterà a dirigere nel 2016 Azione Culturale, giornale online di politica, storia, economia dal taglio decisamente controcorrente: non era un mio progetto, ma sono stato chiamato a lavorarci e l'ho fatto con grande gioia. È da quello che, insieme ad alcuni colleghi e amici, nel 2017 fondiamo Oltre la Linea, di cui ho assunto ancora una volta la direzione e che rappresenta in tutto e per tutto un'espansione dell'esperienza di Azione Culturale.

Oltre è infatti un'associazione culturale e una testata registrata, propone una quantità di contenuti (anche video) impensabile ai tempi del precedente giornale, frutto di una rosa di collaboratori ampia e affidabile.


Ma ho anche scritto e e criticato su diversi film sul sito che poi sarebbe diventato movieplayer.it, il che conduce alla mia terza passione, ossia il cinema, ma soprattutto colei che me lo ha fatto amare: la Disney. In anni bui e tristi, la casa di zio Walt mi ha sostenuto e formato, mi ha educato al gusto del bello, dell'aggraziato, dell'artistico. Perchè l'animazione è stata, per citare le parole del grandissimo Ollie Johnston, la vera forma d'arte del XX secolo.
Come Arte pura, senza remore, è quella italiana cinematografica, della quale sono uno strenuo difensore anche per le produzioni odierne. La tendenza di massa decadentista volta a vedere nel passato un simbolo di gloria e nel presente un momento buio non mi appartiene. Adoro ovviamente anche diversi autori stranieri. Tra i miei registi preferiti ci sono Pupi Avati, Carlo Verdone, Clint Eastwood e Quentin Tarantino.
 
La mia passione per la musica è, ahimè, inversamente proporzionale alla mia conoscenza in materia. Apprezzo i classici e i moderni, non mi pongo limiti. Ho approcciato alla disciplina grazie al rock, poi mi sono evoluto anche ad altro. Grande influenza ha avuto ancora una volta il caro Walt Disney, che con il suo Fantasia ha fatto nascere l'amore per il classico. Sintetizzando si può dire che Beatles, Queen e Lucio Battisti abbiano segnato la mia vita, Beethoven e la sua Pastorale l'abbiano raffinata.

Insomma, Tra gioco, cultura e realtà rispecchia la mia formazione poliedrica, non è nient'altro che un contenuto di discipline e approfondimenti, che hanno in comune una sola cosa: la passione.
Con quella convinzione, sempre sentita dentro di me, della continuità assoluta tra una partita a Super Mario Galaxy e la lettura dei testi di Viktor Zaslavsky.

La costante è sempre la stessa: conoscere. Giocando, studiando e fotografando il mondo. Forse dal gioco parte un po' tutto, lo ammetto con un timido infantilismo. Del resto, come diceva Nietzsche: "Nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare."

Ora, non ho la presunzione di ritenermi un uomo autentico, ma di sicuro mi piacerebbe tanto esserlo. 

Un caro saluto.

Stelio Fergola